Ho letto una newsletter questo mese che mi ha fatta pensare, anche se dice cose che avevo già letto, sentito, pensato. Ma lo dice in un modo che mi è rimasto, mentre i giorni passavano. Si tratta di questa, è in inglese. Vi ho già parlato di Elle il mese scorso, è una ragazza più giovane di me ma per certi versi molto simile. In questa mail dice che lei è sempre stata molto impaziente. Allega anche una foto di lei da bambina con un’espressione effettivamente impaziente, che si lamenta dei suoi genitori che a suo parere camminano troppo lenti. Tra le foto che conservano i miei genitori ce n’è sicuramente una simile.
Anche io sono sempre stata impaziente, lo sono ancora. Cammino veloce, mangio veloce, ascolto podcast e video YouTube alla velocità 2x e capisco tutto perfettamente con sconcerto di Luca, ma come fai a capire mi chiede. Io capisco. Soprattutto, leggo velocemente. Mi hanno detto alle elementari che avevo la lettura veloce, pensavo fosse una cosa inventata. Capisco che possa sembrare una cosa bella. Riesco a consumare contenuti più velocemente della media delle persone. Ma poi sono capace di farli restare? No, se non mi impongo di farlo.
Per questo avere un quaderno di lettura mi sta aiutando molto. Leggo meno di quello che potrei fare, quando leggo sto attenta a segnare con delle piccole orecchie i passaggi che mi colpiscono per qualsiasi motivo. Quando ho finito il libro ripasso sulle orecchie, le stiro e al loro posto metto una linguetta adesiva di un colore che si intona con la copertina perché l’occhio vuole la sua parte, il mio occhio di sicuro. E poi segno i passaggi sul quaderno di lettura. Mi siedo con quel libro, come dice Elle. Mi sembra di riuscire a fermare un po’ più a lungo le parole e le storie.
Questo mese ho partecipato a ben due bookclub, altra cosa che aiuta a non far fuggire via le storie dalla mia memoria.
Sono stata una settimana in Italia dai miei suoceri e ho partecipato al bookclub della loro città, il libro del mese è stato Dai tuoi occhi solamente di Francesca Diotallevi e l’autrice era presente all’incontro. Il libro lo avevo già letto, ma l’ho riletto volentieri con il mio nuovo metodo. Parlarne poi con l’autrice è stato rivelatore: ha raccontato qualche dettaglio non presente nel libro, il suo rapporto con la protagonista e con la scrittura.
Alla fine del mese poi ho partecipato al mio caro bookclub all’istituto italiano di cultura di Budapest. Il libro del mese di ottobre è stato Cuore Nero di Silvia Avallone. Anche questo libro lo avevo già letto e anche questo libro l’ho riletto volentieri, scoprendo nuovi passaggi e ricordandomi di quelli che avevo amato.
C’è da dire che io sono una che rilegge e riguarda. Mi divido tra la voglia di leggere cose nuove e la voglia di rileggere alcuni dei miei libri preferiti stando attenta ad andare lenta.
Vorrei essere più come Toru in Norwegian Wood, che di sé dice: “io leggo tanto i libri, ma non leggo tanti libri”.
Libri di ottobre
Come vi ho scritto ho riletto Cuore Nero di Avallone, che libro. So che potrei continuare a rileggerlo e trovarci sempre qualcosa. Volere sempre bene a Emilia e Bruno e ai loro buchi neri nel cuore. Mi interrogo spesso. Cosa avrei fatto al posto di Bruno. E al posto di Emilia.
Poi ho riletto Dai tuoi occhi solamente di Diotallevi. È la storia romanzata di una fotografa, Vivian Miller, il cui talento straordinario è stato scoperto per caso solo dopo la sua morte. Parla della maledizione che può essere un talento, di cosa vuol dire avere la necessità di scattare foto e di non guardarle mai, di non farle vedere a nessuno. Parla anche della scrittura, attraverso il personaggio, l’unico, che è riuscito a toccare Vivian davvero, a guardarla.
Ho letto il nuovo libro di Giulia Caminito, il male che non c’è. Un caso molto raro per me, ho fatto fatica a finirlo. Loris, il protagonista, l’ho odiato immediatamente. Mi stava così sul cazzo da non riuscire a leggere il libro. Mi sono innamorata de L’acqua del lago non è mai dolce. Questo a mio parere non arriva alle stesse sensazioni, allo stesso narrato. O forse sono solo io, come quando ci si lascia. Non sei tu, sono io.
Ho letto anche Wellness di Nathan Hill perché consigliato da Ilenia Zodiaco, che seguo sia su YouTube che qui su Substack. Avevo voglia di un libro lungo. Mi è piaciuto tanto, ho trovato nella storia di Jack e Elizabeth la storia di tante coppie arrivate attorno ai quarant’anni. Si parla di tante cose: amore, famiglie che ti distruggono, social media, le bugie che ci raccontiamo per vivere meglio. Bello.
Musica
Questo è stato il mese del concerto che aspettavo dal 13 febbraio scorso, quando ho comprato i biglietti. Il primo concerto di Mahmood al Forum, a Milano. Ne avevo parlato nella mia primissima mail qui, il primo pensierino di Pensierini, perché Mahmood.
Comunque, è stato bellissimo come solo un concerto del tuo cantante preferito può essere.
Serie TV
Mi sono gustata lentamente Agatha all Along, la serie Marvel su Agatha Harkness. Già WandaVision mi era piaciuta moltissimo, questo prolungamento dedicato a Agatha mi ha proprio presa. Sono una grande appassionata di streghe. E della Marvel.
Ho visto Nobody Wants This, ma non mi è piaciuta. E siccome qui si parla di cose belle, grazie a questa serie che non mi è piaciuta mi è venuta voglia di riguardare Veronica Mars, una delle mie serie preferite dell’adolescenza (la protagonista di Nobody wants this è Kristen Bell, ovvero Veronica Mars ma anche la voce di Gossip Girl e la protagonista di The Good Place, altra serie bellissima). Mi sarebbe piaciuto da adolescente essere come Veronica, secondo me una delle teenager più stilose mai pensate.
Frivolezze
Come arriva un po’ di fresco ricasco nell’ossessione dei profumi. E come in tutte le mie ossessioni sono monotematica, mi piacciono solo profumi alla vaniglia. Variazioni di vaniglia. Per il mio compleanno mi sono regalata un profumo che può piacere solo a chi adora la vaniglia avvolgente, dolce e persistente: Vanilla Powder di Matiere Premiere. Vi avverto, non è adatto a un blind buy (comprare senza annusare prima), è tipo un pugno alla vaniglia che solo in pochi sopportano.
Grazie per aver letto, vi abbraccio!
Francesca
Sorprendente la cosa della velocità, saresti una fortissima giocatrice di scacchi bullet. Mi hai anche fatto venire in mente che anni fa stavo con una ragazza che leggeva libri a una velocità non-credibile, e io le dicevo: «Secondo me salti le pagine o quantomeno le parole». Forse l'ho accusata ingiustamente, penso ora, e per questo è finita.